<!--:it-->Notizie dalla rete: offrivano software gratuito e richiedevano denaro <!--:--><!--:it-->Notizie dalla rete: offrivano software gratuito e richiedevano denaro <!--:--><!--:it-->Notizie dalla rete: offrivano software gratuito e richiedevano denaro <!--:--><!--:it-->Notizie dalla rete: offrivano software gratuito e richiedevano denaro <!--:-->
  • Home
  • Novità
  • Contatti
✕
Chiarimenti sulla matricola inps
27 Ottobre 2011
Nuovo sito iubar
13 Dicembre 2011

Notizie dalla rete: offrivano software gratuito e richiedevano denaro

16 Novembre 2011

E’ la notizia apparsa ieri sul Corriere.it. Se l’utente si rifiutava di pagare, allora partivano le minacce di azioni legali e le querele. I fatti sono descritti nel dettaglio in questo articolo apparso online.
Si tratta solo dell’ultima delle tante truffe ideate per colpire i navigatori Internet. Gli artefici si appoggiavano su uno stato extra UE per restare fuori dalla giurisdizione italiana e per perseguire senza ostacoli una vera e propria estorsione ai danni di centinaia di utenti.

E’ inutile ribadire che tali comportamenti recano pregiudizio agli operatori che operano correttamente nel rispetto del diritto e dell’etica professionale. Ma alla luce dell’accaduto è opportuno precisare che i nostri software vengono distribuiti con una regolare licenza d’uso che ne certifica la gratuità e il diritto dell’utente al libero utilizzo. Tuttavia la diffidenza nei confronti del software gratuito è tanta, soprattutto in Italia dove i condizionamenti culturali inducono l’utente alla cautela per paura di eventuali raggiri.

Sono tanti i casi di successo nel settore dell’OpenSource, in particolare oltreoceano. Basti pensare alla più nota suite d’ufficio OpenOffice (ora accompagnato dal progetto LibreOffice), il browser Mozilla Firefox e il client di posta Thunderbird, per non parlare dei prodotti di fascia alta, destinati alla gestione dell’infrastruttura Internet come Linux, Apache Httpd, MySql e tanti altri ancora.
Si può tranquillamente affermare che l’Internet che conosciamo oggi non sarebbe tale senza il software open e il contributo volontario di
migliaia di programmatori sparsi in tutto il mondo.

Da parte nostra, ci auguriamo che tali comportamenti illegali che danneggiano l’intero mercato IT siano isolati e subito sanzionati per tutelare sia gli operatori del settore che operano onestamente ma soprattutto gli utenti che essendo più indifesi diventano ogni giorno bersaglio di nuove e sofisticate truffe.

IUBAR.it - Partita Iva 02037540412