Riforma IRPEF in Manovra: la simulazione delle nuove aliquote e chi guadagna di piùRiforma IRPEF in Manovra: la simulazione delle nuove aliquote e chi guadagna di piùRiforma IRPEF in Manovra: la simulazione delle nuove aliquote e chi guadagna di piùRiforma IRPEF in Manovra: la simulazione delle nuove aliquote e chi guadagna di più
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Riforma IRPEF in Manovra: la simulazione delle nuove aliquote e chi guadagna di più

24 Settembre 2025

Il governo italiano ha messo sul tavolo una proposta per il prossimo anno che mira a una profonda revisione dell’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) per offrire un sollievo fiscale a diverse fasce di reddito. Questa riforma, se inclusa nella Manovra di Bilancio 2026, si concentrerebbe in particolare sul secondo scaglione di tassazione.

La Riforma nel Dettaglio: Cosa Cambia

Attualmente, il sistema IRPEF si basa su tre aliquote principali. La proposta governativa mira a una modifica chiave:

  • Aliquota ridotta: L’aliquota del secondo scaglione verrebbe abbassata dal 35% al 33%.
  • Scaglione allargato: Lo scaglione di reddito interessato dal taglio verrebbe esteso, passando da un tetto di 50.000 euro lordi a 60.000 euro. Questo significa che 10.000 euro di reddito che oggi sarebbero tassati con l’aliquota più alta (43%) rientrerebbero invece nel nuovo scaglione al 33%.

A Chi Conviene di Più? Le Simulazioni

Le simulazioni del centro studi di Unimpresa mostrano che i benefici di questa riforma non sarebbero uguali per tutti e favorirebbero in modo significativo i redditi più elevati:

  • Redditi fino a 30.000 euro: il risparmio sarebbe minimo, appena 40 euro all’anno.
  • Redditi di 40.000 euro: il guadagno annuo salirebbe a circa 240 euro (circa 20 euro al mese).
  • Redditi di 50.000 euro: il risparmio stimato sarebbe di circa 440 euro all’anno (poco meno di 37 euro al mese).
  • Redditi da 60.000 euro e oltre: questa fascia di reddito otterrebbe il massimo beneficio, con un risparmio di 1.440 euro all’anno, che si traduce in 120 euro al mese. Questo perché questi contribuenti beneficerebbero del fatto che una porzione maggiore del loro reddito verrebbe tassata al 33% invece che al 43%.

I Punti Interrogativi: Costi e Alternative

Il principale ostacolo alla piena attuazione della riforma è il suo costo elevato, stimato in circa 4 miliardi di euro. Per questo motivo, si stanno valutando diverse alternative per limitare la spesa pubblica. Tra le opzioni considerate ci sono:

  • Limitare il taglio: La riforma potrebbe essere applicata solo fino a 50.000 euro di reddito, senza estendere il secondo scaglione.
  • Riduzione delle detrazioni: Una soluzione più complessa potrebbe prevedere che per i redditi superiori a 60.000 euro, il risparmio derivante dal taglio dell’aliquota venga compensato da una corrispondente riduzione delle detrazioni fiscali, garantendo che il beneficio rimanga concentrato sui redditi più bassi.

A seguire un’immagine dell’impatto della nuova Irpef al 33%:

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