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4 Novembre 2025
Trasparenza Retributiva: Cosa Cambia con la Nuova Direttiva Europea
14 Novembre 2025Il Ricatto in Busta Paga: Quando la False Dichiarazione è Estorsione
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 29368 dell’8 agosto 2025, ha confermato la condanna per estorsione a carico di un imprenditore sardo.
Il reato è stato riconosciuto per la condotta del datore di lavoro che costringeva i dipendenti a firmare buste paga che riportavano importi più alti di quelli effettivamente erogati, con la minaccia velata di licenziamento (o di non ricevere alcuna retribuzione in caso di rifiuto).
La Corte ha ribadito che questa prassi configura il delitto di estorsione, e il profitto ingiusto non è solo il risparmio sullo stipendio, ma anche la finta regolarità esibita nei confronti di Agenzia delle Entrate e INPS. Il dipendente subisce un doppio danno: retribuzione inferiore e potenziali pregiudizi fiscali e previdenziali.
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